GIORNATA DEI GIUSTI DELL’UMANITÀ
Anche la scuola secondaria di Stornarella celebra, il 6 marzo, la “Giornata dei Giusti dell’Umanità 2021”, fortemente voluta dalla prof.ssa Paola Grillo. Il termine Giusto è tratto dal passo del Talmud che afferma “Chi salva una vita salva il mondo intero”. Secondo la tradizione ebraica, per ogni generazione, ci sono trentasei giusti. Loro non sanno di esserlo e nessuno sa chi siano. Quando il male sembra prevalere, essi si oppongono e lottano fino a rischiare la propria vita. Ecco perché Dio non distrugge il mondo. Il termine è stato applicato per la prima volta in Israele in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa. Il concetto di Giusto è stato ripreso per ricordare i tentativi di fermare lo sterminio del popolo armeno in Turchia nel 1915 e per estensione a tutti coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo – in primo luogo la dignità umana – nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni. E “Il Memorioso”, evento live in streaming seguito per la Giornata della Memoria, si incentrava proprio su questo concetto. Così accanto a Schindler, Perlasca e Winton, passando per l’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, la Giornata celebrativa ci ha fatto conoscere la storia di Francesco Saverio Sardone, stornarellese di nascita, arrestato a Roma il 16 dicembre 1943, torturato dai nazisti e fucilato dallo stesso Kappler, anche se il suo nome compare tra le vittime della strage del Forte Bravetta il 31 gennaio 1944. A lui è stato dedicato un francobollo nel 1945, a lui è stata intitolata una strada e il suo nome è stato aggiunto al Monumento ai Caduti. Una storia pressoché sconosciuta agli stornarellesi e ancor più alle giovani generazioni, che vale invece la pena ricordare. L’idea che ognuno di noi possa essere uno dei trentasei giusti, la certezza che non si debba avere dei superpoteri per esserlo, la speranza di fare ogni giorno il proprio dovere e vivere la quotidianità nella sua bellezza [oggi più che mai la quotidianità appare bellissima] rendono il giusto, come il santo per chi ci crede, qualcuno da far scendere da una nicchia e da imitare. E non poteva esserci cornice migliore delle poesie “I Giusti” di Luis Borges e “Gli Indispensabili” di Bertold Brecht. E nel Giardino dei Giusti spunta anche un albero con le parole di questa Giornata: Speranza, Coraggio, Salvezza e tante altre ancora.
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